La banca saluta Masotti e scatta la rivolta

Politica e istituzioni esprimono preoccupazione per la chiusura di uno sportello bancario nella frazione di confine col comune capoluogo

SERRAVALLE PISTOIESE — Banca Intesa San Paolo ha deciso di chiudere 30 sportelli dislocati in varie province della Toscana. Per Pistoia tocca alla filiale di Masotti, frazione di Serravalle Pistoiese. E' un altro colpo alla zona al confine dei comuni di Serravalle e Pistoia, che ha già vari disagi (in particolare, molto traffico e pochi servizi per i residenti) e questa scelta comporterà per gli abitanti della zona ulteriori problemi.

“Esprimo la mia preoccupazione per questa decisione - afferma il sindaco Piero Lunardi - visto che sono già stati chiusi altri sportelli nella zona creando forti disagi. Penso soprattutto alle persone anziane che dovranno recarsi in altri sportelli più lontani con tutte le difficoltà che questo comporterà. Auspico che Intesa San Paolo possa rivedere la decisione presa o che altre realtà bancarie vogliano aprire agenzie o sportelli bancomat per garantire un servizio ai cittadini di Masotti che altrimenti rimarrebbero penalizzati”.

Ma anche Rifondazione Comunista di Serravalle Pistoiese è già uscita con un comunicato in cui stigmatizza la scelta di Intesa San Paolo: “Questo grande gruppo bancario che ha inglobato la Cassa di Risparmio di Pistoia e della Lucchesia dimentica il ruolo delle agenzie periferiche – sostiene Roberto Daghini, segretario del Circolo locale di Rifondazione – che non è solo economico ma anche sociale. La vecchia Cassa di Risparmio raccoglieva tutto il risparmio locale garantendo servizi alle varie fasce d'età dei cittadini e mantenendo un presidio finanziario ma anche sociale in una parte non proprio marginale del comune. Con questa scelta, si andrà a perdere altri posti di lavoro e avremo un altro servizio in meno per i cittadini abbandonando una zona dove invece stanno aumentando i residenti".

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