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Attualità giovedì 18 luglio 2019 ore 14:30

Tessile, scarti non più rifiuti ma sottoprodotti

Ieri incontro tra il sottosegretario all’Ambiente Micillo e il consigliere regionale Giannarelli (M5S). Novità anche per amianto e florovivaismo



FIRENZE — “Sarà discusso la prossima settimana l’emendamento per l’end of waste nel settore tessile: gli scarti di lavorazione non saranno più ritenuti rifiuti, bensì sottoprodotti, materie prime seconde”. 

Questa la principale novità annunciata da Giacomo Giannarelli (M5S) dopo l'incontro di ieri a Roma con il sottosegretario all’Ambiente Salvatore Micillo

“Un atto che solo a Prato riguarda 7mila imprese, 35mila addetti, 5 miliardi di euro di fatturato e 143mila tonnellate di materiale tessile trattato ogni anno”. 

Giannarelli sottolinea il lavoro di squadra. “Abbiamo portato a Roma una nutrita delegazione di rappresentanti istituzionali e di associazioni di categoria. E siamo riusciti a ottenere delle ottime notizie: lavoro, sviluppo economico e imprese sono al centro della nostra azione politica”. 

La stesura dell’emendamento sarà accompagnata da una nota tecnica elaborata fianco a fianco con le associazioni di categoria coinvolte tra cui Astri, Confartigianato, Cna e Confindustria. “Un ulteriore segnale – insiste - di attenzione verso il tessuto produttivo locale”.

Ottime notizie anche per il settore florovivaistico. “Il sottosegretario – sottolinea Giannarelli - ha accolto la nostra proposta: nascerà un tavolo di lavoro permanente per seguire il problema dell’utilizzo di fitofarmaci nel distretto florovivaistico, un settore che occupa 10mila addetti e che fa della Toscana una regione trainante in Europa”. Solo nell’area pistoiese sono coinvolti 5mila 500 addetti distribuiti in mille e 500 aziende che occupano 5mila 200 ettari.

Novità anche per quanto riguarda i Siti d’inquinamento d’interesse nazionale: “Saranno attivati – evidenzia Giannarelli - tavoli permanenti per monitorare, facilitare e accelerare il tema della caratterizzazione, progettazione, definitiva bonifica e messa in sicurezza di questi siti. Auspichiamo dunque una risposta imminente e positiva da parte della Regione Toscana”.

Per quanto riguarda la gestione degli scarti di amianto: “Si sta lavorando alla realizzazione di un impianto pilota che avrà il compito di trattare in tutta sicurezza, dunque senza incenerimento, l’amianto. Un grande successo che avrà ottime ripercussioni anche sulla nostra regione che deve smaltire due milioni di tonnellate di amianto”. Un recente censimento Legambiente parla di 161 siti industriali ancora oggi con strutture in amianto. Più di 800 gli edifici pubblici e quasi 120 gli altri siti contaminati. “Senza la bonifica – prosegue - non può esserci sviluppo: l’esempio è la statale 398 che da tanto tempo attendiamo per l’area della Val di Cornia”.

Poi una stilettata al Pd: “In merito al distretto florovivaistico – dichiara Giannarelli - la Regione ha di recente approvato una legge legata all’uso dei fitofarmaci, ma il ministero ha rilevato il mancato rispetto del testo unico ambientale: la Regione avrebbe dovuto individuare tre aree: una di tutela assoluta, l’altra denominata di rispetto e un’ultima detta di protezione. Presto arriverà una nota dal ministero, ma già sappiamo che dovremo mettere mano a questo piano”.

Infine il M5S annuncia un impegno per la “Caratterizzazione dei siti di interesse regionale. La Regione – conclude Giannarelli - avrebbe dovuto già provvedere alla progettazione, messa in sicurezza e bonifica: non è stato fatto quasi nulla. E anche questo ha serie e negative ripercussioni su lavoro, imprese e sviluppo”.


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