Il nuovo commissariato fa discutere

Il rango dirigenziale e l'incremento di organico al centro delle domande rivolte al Comune dalla segretaria leghista Luciana Bartolini

MONTECATINI TERME — Pochi giorni fa la firma del contratto di locazione tra amministrazione comunale e ministero dell'Interno in attesa della partenza dei lavori nello stabile di viale Adua a Montecatini che dovrà ospitare il nuovo commissariato.

Il contratto, che durerà 9 anni, partirà dopo il 30 settembre 2018, data ultima per la consegna dei lavori.

Sulla questione, legata a doppio filo con il problema della sicurezza a Montecatini, torna la Lega Nord per voce della segretaria locale Luciana Bartolini: Leggiamo con estremo interesse ciò che il Sindaco ha annunciato sul nuovo Commissariato che finalmente darà una sede decorosa alla Polizia di Montecatini Terme, cosa che anche noi abbiamo auspicato più di una volta. Ci lasciano però perplessi alcuni passaggi che a nostro avviso sono da valutare"

"Si parla di un futuro passaggio del nostro Commissariato a commissariato di rango dirigenziale - spiega Luciana Bartolini - cosa che permetterebbe di poter avere più agenti. Un ragionamento che fino a qui non fa una piega, ma, fra il darlo per certo e renderlo ipotetico il passo è breve".

"Avendo letto il “Decreto legislativo recante disposizioni in materia di razionalizzazione delle funzioni di polizia” 19 gennaio 2016, ci pare di capire che si sta procedendo allo snellimento delle forze di polizia - prosegue la segretaria - tant'è vero che l'ART 3 riporta “..sono determinate misure volte a razionalizzare la dislocazione delle Forze di Polizia sul territorio".

"Dato che anche il Prefetto ha affermato che i crimini nella nostra zona sono in diminuzione e che secondo loro " tutto è nella norma", ci sfugge quindi il motivo per il quale il Ministero debba elevare il commissariato di Montecatini a Commissariato di rango dirigenziale inviando ben 30 unità di supporto, che non si sa da dove arriveranno - aggiunge Bartolini - È poi poco chiaro se il presidio di Pescia verrà dismesso creando un ulteriore aggravio sul nostro commissariato".

"Siamo certi che sindaco e vicesindaco sapranno spiegarci la situazione e sicuramente avranno valutato con il Ministero se già c'è l'impegno formale all'elevazione di grado del nostro commissariato - conclude la nota - Sarebbe poi opportuno che la città conoscesse le tempistiche con le quali tutto questo sarà a regime, perché i residenti hanno veramente bisogno di più sicurezza".

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