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Attualità sabato 03 ottobre 2015 ore 11:59

Licenziamenti alla Balducci, sindacati all'attacco

Le categorie di Cgil, Cisl e Uil intervengono sull'apertura della procedura di mobilità nei confronti di dodici lavoratori



PIEVE A NIEVOLE — I sindacati lo definiscono "un altro duro colpo nel settore calzaturiero della Valdininievole". L'azienda, spiegano in una nota Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil, ha aperto la procedura di mobilità per 12 lavoratori su 57, pari a più del 20% del personale addetto con lettera pervenuta alle organizzazioni sindacali di categoria lo scorso 30 settembre.

Solo 3 mesi fa - prosegue la nota - era stata chiusa una procedura di mobilità per 4 dipendenti e conclusa su base volontaria con accordo sindacale; oggi invece ci troviamo di fronte a una nuova procedura che sostanzialmente mette in discussione l'intera struttura aziendale chiudendo nei fatti interi reparti. Nel recente incontro dello scorso 27 agosto, a fronte della ventilata possibilità di ulteriori riduzioni la stessa azienda nella persona dell'amministratore Nucci aveva mostrato nervosismo abbandonando il tavolo di confronto a fronte delle proposte alternative al licenziamento avanzate dal sindacato.

L'azienda ha poi rotto il silenzio con un atto formale. Ci troviamo di fronte quindi a una nuova procedura di mobilità che manda a casa i lavoratori senza tenere conto delle estreme difficoltà che si creeranno per gli stessi e per le loro famiglie. Non condividiamo assolutamente questa scelta che sembra derivata da un calo del fatturato nonostante che i bilanci passati abbiano registrato attivi con forti risparmi sul costo del personale conseguenti anche alla mobilità del 2013 che aveva espulso 22 lavoratori".

Il rischio prospettato dai sindacati è quello di "attivare un processo di pura commercializzazione del prodotto perdendo le conoscenze e le professionalità oggi esistenti oltre ad aggravare una situazione già fortemente provata sul piano sociale della nostra provincia".

Intanto il 5 ottobre si terrà il primo incontro previsto dalla procedura nel quale, dicono i sindacati, "confermeremo la posizione di contrarietà ai licenziamenti e successivamente saranno effettuate le assemblee con i lavoratori".


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