Piazza IV Novembre ancora senza pace

LAMPORECCHIO — A Lamporecchio, esistono due piazze storicamente intese, piazza Berni (detta anche “del Comune” perché vi si affaccia il Municipio) e piazza IV Novembre; quest'ultima è interessata da circa 6 anni da continui rimaneggiamenti e lavori che ormai fanno parlare di sé in tutti i ritrovi del paese come classico esempio di cattivo impiego di soldi pubblici. 

Come sostengono ormai in molti, questa è l'unica opera pubblica di due mandati di questo sindaco o, perlomeno, l'unica di cui si ricorderanno (anche con certe battute un po' ineleganti) i lamporecchiani. 

Fino a 7 anni fa c'erano quattro panchine e due bellissimi pini che d'estate procuravano un po di fresco e nei giorni del mercato settimanale erano il ritrovo per molte persone (perché a Lamporecchio, ancora adesso, il mercato del venerdì è un richiamo irresistibile per molti). Ma furono tagliati subito dopo l'insediamento del sindaco Torrigiani. Poi, con un Piano di riqualificazione del centro storico furono avviati i lavori e oggi siamo al terzo cantiere aperto (vedi foto). 

Che per un consigliere d'opposizione attento alle trasformazioni paesaggistiche è ovviamente come un cazzotto nell'occhio. E un consigliere di questo tipo a Lamporecchio esiste: è Luca Parlanti, unico eletto del Movimento 5 Stelle. Attivissimo esponente dell'opposizione – al governo c'è un monocolore PD e all'opposizione ben quattro gruppi di cui due nati dai trasferimenti di due consigliere sia dal PD che dal centrodestra – e che è tornato ieri a scagliarsi contro le scelte della Giunta comunale sulla destinazione finale della piazza. 

"Voci insistenti danno per assai probabile che l'Amministrazione voglia definitivamente spostare il mercato alimentare da piazza IV Novembre per collocarlo in piazza Berni. Il bello è che, se così fosse, ciò parrebbe essere motivato dal fatto che il fondo della piazza si macchierebbe.” 

Veramente, il mercato lo fanno da anni in quella piazza, proprio per liberare la piazza del Comune. “Certo - risponde il consigliere 5S – Ma lo si sapeva fin dall'inizio. Ci sono voluti anni per capirlo? Non era chiaro sin dall'inizio? Non era evidente il fatto che quando si intende metter mano a un'opera che, a oggi, supera i 400mila euro, che mostra mille limiti e mancanze, lo si debba almeno fare considerando anche il fattore "durata" e "manutenzione" ? 

"Il bello della questione - continua Parlanti - è che la collocazione dei banchi alimentari parrebbe essere quella di piazza Berni, dove, secondo il Piano di recupero del centro storico, che giunta e consiglio si sono approvati in un recente consiglio comunale (progetto finanziato con soldi pubblici) e fortemente contestato dai soli 5 Stelle, esso prevede un rifacimento con lo stesso fondo e le stesse caratteristiche di piazza IV Novembre per la piazza davanti il Comune. Giudicate voi, è illogico, ed è ulteriore dimostrazione della mancanza di lungimiranza che contraddistingue le scelte politico-amministrative di questa giunta. Ricordo ancora l'imbarazzo generalizzato quando feci notare in consiglio tutto questo.” 

Ma se fosse vero quanto afferma il consigliere Parlanti, la piazza Berni, reinventata anche per ospitare il mercato, non sarebbe più funzionale nemmeno a esso. La domanda che si pone il consigliere dei 5 Stelle è ”che utilità ha questa piazza strutturata e rimaneggiata in questo modo? Oltretutto per spostare il problema in un'altra (Berni) che l'Amministrazione vorrebbe nello stesso stile (e lo stesso logico deterioramento) di quella IV Novembre. Il progetto di fatto "esporta" l'idea progettuale di quel tipo di piazza un po' ovunque nella zona centrale. Il dato politico - dice l'esponente 5 stelle - è che questa amministrazione più si accanisce su quest'opera, nata male e destinata a finire peggio, più ci mette mano, più investe in essa, più commette errori, errate valutazioni, che si sommano ad altri errori, tutti quasi unanimemente risaputi, contestati, evidenziati”. 

Effettivamente, passando dalla piazza (vedi foto) dove a un solo esercizio è stata data la possibilità di espandersi occupando il suolo pubblico, le perplessità assalgono chiunque e le battute rilevate in vari locali pubblici in merito a un certo “stato confusionale mai visto prima, a memoria di tanti, politico e decisionale, di cui la piazza è solo l'esempio più visibile” prendono un'altra dimensione e – grazie anche al silenzio di larga parte degli eletti in Consiglio dove la maggioranza ma anche gli altri tre gruppi di opposizione sono assolutamente silenziosi non solo su questo argomento - danno la misura della lontananza tra cittadini e potere pubblico locale.

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