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Ponte sullo Stretto, Morelli “Non realizzarlo sarebbe un danno economico”

ROMA (ITALPRESS) – Vogliamo “continuare a lavorare per dare all’Italia e all’Europa un’opera attesa da 160 anni. Non è Salvini o il centrodestra che desidera quest’opera. Il referendum sul Ponte c’è appena stato e riguarda le elezioni in Calabria, con un candidato pro-ponte che ha stravinto e dove la Lega ha preso in provincia di […]



ROMA (ITALPRESS) – Vogliamo “continuare a lavorare per dare all’Italia e all’Europa un’opera attesa da 160 anni. Non è Salvini o il centrodestra che desidera quest’opera. Il referendum sul Ponte c’è appena stato e riguarda le elezioni in Calabria, con un candidato pro-ponte che ha stravinto e dove la Lega ha preso in provincia di Reggio Calabria il 13,5%”. Così il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega al Cipess, Alessandro Morelli, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica Primo Piano dell’agenzia Italpress.“Oggi grazie al Mit, a prescindere dal ponte – spiega -, ci sono investimenti che sfiorano i 40 miliardi tra Sicilia e Calabria, il ponte è una cosa in più e, se non lo realizzassimo, questi 40 miliardi di investimenti sarebbero uno spreco perchè ci sarebbe una ‘rottura di caricò. Sarebbe, quindi, un danno economico per la logistica e i trasporti”.Diversi sono stati i temi di strettissima attualità affrontati dall’esponente leghista, dalla manovra alla giustizia, dalle regionali ai Giochi Olimpici di Milano-Cortina.Sulla giustizia “sono assolutamente ottimista, sarò uno dei grandi promotori del sì al referendum. E’ una delle grandi riforme che gli italiani hanno chiesto al centrodestra per cambiare il modello di questo Paese che sconta una serie di difficoltà, la giustizia fa parte del cambiamento necessario. Abbiamo bisogno che la giustizia sia equa e con un giudice terzo rispetto alle due parti. Chi deve giudicare è allo stesso tempo un collega di chi fa la proposta di accusa – osserva Morelli – e questa è una stortura, lo dice la Costituzione e la stiamo applicando in linea con quello che ci hanno chiesto gli italiani. L’1 dicembre ci sarà l’ennesima udienza nei confronti di Salvini che non ha ancora chiuso il processo sulla questione Open Arms, è stato assolto totalmente in primo grado – ricorda – ma la Procura di Palermo ha fatto ricorso in Cassazione senza passare dal secondo grado, questo è un argomento che avvalora la nostra posizione sul referendum sulla giustizia e per il sì”.Per quanto riguarda la manovra Morelli ricorda due punti fondamentali: pace fiscale e banche. “Ci sono realtà difficili che aziende, famiglie, imprese e professionisti devono vivere. Il primo punto è la pace fiscale. Noi dobbiamo dire che quelle persone che non sono state in grado di pagare le tasse, malgrado abbiano presentato la denuncia dei redditi, non possono ricevere un ergastolo economico e finanziario – aggiunge -; per questo devono avere una via d’uscita con un percorso di buon senso perchè la maggior parte dei crediti incagliati riguardano le more e le multe che aumentano il fardello. Togliamo questo fardello, facciamo pagare le tasse dovute e in questo modo le liberiamo dall’impossibilità di continuare a crescere. Inoltre, c’è la richiesta da parte del Governo di una seria contribuzione da chi ha approfittato di una situazione che le ha favorite: le banche. Un contributo che possono dare alla finanza pubblica avendo avuto in questi anni introiti fuori scala. Hanno avuto oltre 50 miliardi di profitti l’anno, la richiesta è una contribuzione che va intorno ai 5 miliardi – sottolinea Morelli -. Ci sono state forti polemiche, ma dobbiamo ricordarci che le banche devono avere anche una responsabilità sociale”.Per quanto riguarda la prossima tornata elettorale il sottosegretario auspica per la Lega buoni risultati. “In Veneto il centrodestra ha candidato Alberto Stefani, giovanissimo, 32 anni, già parlamentare della Lega e sindaco leghista in un Comune veneto. Si tratta di uno dei migliori astri nascenti della Lega. La scommessa è avere il governatore più giovane d’Italia”. Infine, Milano-Cortina. “E’ stato un lungo percorso che diventa realtà, malgrado qualcuno dicesse che non c’erano i tempi per realizzare alcune opere e che non avessimo risorse e competenze. Proprio domani sarò a Cortina per verificare lo stato di avanzamento dei lavori dello sliding center dove già gli atleti si stanno allenando. Porteranno notorietà per il Paese e un cambiamento epocale delle infrastrutture delle principali località sciistiche del Nord. Quindi, una grande opportunità per il Paese che porterà miliardi di euro e una migliore qualità socioeconomica per i territori”, conclude Morelli. – Foto Italpress – (ITALPRESS).

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