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Lavoro sabato 13 marzo 2021 ore 10:58

Export manifatturiero, il 2020 ha il segno meno

L'analisi del centro studi di Confindustria Toscana nord sui dati Istat: "Quarto trimestre all'insegna dell'assestamento"



PISTOIA — Sul fronte dell'export manifatturiero, nelle province di Lucca, Pistoia e Prato, gli ultimi tre mesi del 2020 hanno avuto "un andamento definibile come di assestamento, per quanto provvisorio e ancora fortemente condizionato dalla pandemia e dalle misure adottate per contenerla".

Così Confindustria Toscana nord inquadra il quarto trimestre dello scorso anno. "Alcuni risultati positivi o solo moderatamente negativi del terzo trimestre, dovuti in gran parte alla concentrazione su quel periodo di spedizioni rimaste bloccate durante il lockdown - spiega in una nota- hanno subito un livellamento verso il basso; viceversa, risultati particolarmente severi del periodo precedente sembrano nel quarto trimestre incamminati verso un sia pure parziale riequilibrio".

Il risultato, elaborato dal Centro studi di Confindustria Toscana Nord sulla base dei dati Istat, conferma sostanzialmente quanto emerso dall'analisi congiunturale effettuata dallo stesso Centro studi: i dati dell'export manifatturiero segnano, per il complesso delle tre province, -4,7% per il quarto trimestre 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019 e -12,9% come chiusura dell'anno (produzione industriale -11,1%).

A Pistoia, dopo un terzo trimestre di esportazioni a quota -16% rispetto allo stesso periodo del 2019, il risultato del quarto trimestre segnala una contrazione ben più contenuta: -7,9%, che tuttavia non basta ad attenuare un risultato annuale pesante (-26,9%, a fronte del dato della produzione industriale che si è fermata a -11,4%). A determinare il risultato negativo dell'export concorre in buona misura il settore dei mezzi di trasporto che nel quarto trimestre segna -34,1%; spiccatamente negativo anche il settore moda, includente anche il calzaturiero, che nel suo complesso segna nel quarto trimestre -22,2% e che chiude l'anno a- 27%, pagando anch'esso le difficoltà che il settore registra anche a livello nazionale; segno meno anche per il mobile, fermo nel quarto trimestre a -13% con un totale annuo a -16,2%. Molto positivi invece gli andamenti dell'alimentare, che nel quarto trimestre segna +14,6% e a livello annuale +10,3%; del cartario, con +11,4% nell'ultimo trimestre e un eccellente +19,7% nell'anno; della gomma-plastica, che chiude l'anno a +2,1% sul 2019, trascinato da un quarto trimestre a +26,3%; degli apparecchi elettrici, con +26,3% nel quarto trimestre e +13,9% di chiusura del 2020. Fuori dal manifatturiero si segnala il risultato dell'export di piante vive, che chiude l'anno a +5,1%, con un quarto trimestre che fa registrare +29,4% sullo stesso periodo del 2019.


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