I lavoratori hanno incrociato le braccia per protestare contro la decisione dell'azienda i cui vertici l'8 aprile saranno in Regione.
Intanto Cgil, Cisl e Uil mettono per scritto la loro posizione: "Non comprendiamo davvero come si possa parlare di sospensione quando, non effettuando la produzione autunno inverno 16/17 e i campionari per la prossima primavera estate 2017, è chiaro che si perderebbero ulteriori quote di mercato".
E ancora. "Sarebbe necessario in questi casi un bagno di umiltà e mettersi davvero a disposizione di tutti per garantire una continuità produttiva di un marchio che non è di “esclusiva proprietà aziendale” ma anche un patrimonio del territorio creato dai lavoratori e da non disperdere o vendere al primo venuto per fare un po di cassa".
"I lavoratori - prosegue la nota - vogliono rispetto e auspicano che si possa affrontare una discussione senza la spada di damocle dei licenziamenti e che quindi l'azienda ritiri, come richiesto anche dalla Regione, la procedura di mobilità consentendo di avere il tempo affinchè anche l'azienda stessa, come dichiarato più volte negli incontri ufficiali, faccia tutto quanto è nelle sue possibilità per garantire un futuro ai “propri” dipendenti".