Attualità

Violenza sulle donne, uno spot per denunciarla

Dopo il debutto al "Montecatini International Short Film Festival" il filmato di Amnesty International vince un prestigioso premio

Si chiama Una rosa non un pugno lo spot contro la violenza sulle donne girato alla Capannina di Cevoli, promosso da Amnesty International e prodotto da “Bambino” sarai tu! Sulla scena Flamenco e arte. 

Lo spot è stato proiettato in anteprima al Misff e sabato 24 ottobre ha ottenuto il Premio Speciale per l’Identità 2015. Domenica 1 novembre Una rosa non un pugno è stato protagonista del grande schermo sul palco di Lucca Comics ad Games 2015.

Prossimo appuntamento, la presentazione al primo evento Un gesto d'arte contro la violenza a Pietrasanta sabato 21 novembre alle 17,30 all’Associazione Intrecciarte. Altra presentazione a Roma il 25 novembre alla Casa della Salute del X Municipio nell’evento organizzato dall’Associazione Punto D con la Asl.

Il progetto parte da un’idea della pisana Barbara Sarri. La regia è di Antonio Tosi, le riprese di Roberto Carli e il montaggio di Susanne Ratschiller.

Lo spot si dipana su due linee narrative parallele. Da una parte una donna, Isabel, che ritrova la sua strada dopo la violenza con il flamenco. Dall’altra la pittrice Artemisia Gentileschi violentata nel 1611 da Agostino Tassi. Il quadro scelto è il suo più famoso la Giuditta e Ofoferne, nel quale si dice che Artemisia in Oloferne ha ritratto il volto di Agostino. Simbolo del flamenco è la statua dell'artista Berson che appare sulla fontana di una piazza e che rappresenta una ballerina col ventaglio.

La violenza è simboleggiata dal pugno che con forza invade lo schermo e lascia il silenzio. La rosa è il simbolo del riscatto.