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Vigile del Fuoco deceduto, vandali no vax al cimitero

Il luogo di sepoltura del 50enne vittima di un malore è stato coperto da scritte contro il vaccino. Il sindaco: "Denuncia alle forze dell'ordine"

Le scritte apparse all'esterno del cimitero

Neppure dopo la sepoltura c'è stata pace per Samuele Del Ministro, il Vigile del Fuoco di 50 anni scomparso tragicamente dopo un malore mentre si trovava in servizio a Torino, nel distaccamento Lingotto.

Su Facebook, infatti, la moglie Stefania Berti ha denunciato alcune scritte che sono comparse al cimitero di Pescia, dove il Vigile del Fuoco è stato sepolto. "In quei mesi terribili del Covid il suo unico pensiero non era per se stesso, ma per le tante persone intorno a noi che bisognava proteggere - ha scritto - se gli avessero detto che nel vaccino c’era la candeggina se lo sarebbe fatto iniettare lo stesso, perché è così che si comporta una persona di valore, che pensa prima agli altri e poi a se stesso. E un Vigile del Fuoco quell’altruismo ce l’ha dentro fin da prima che indossi il casco per il suo primo giorno di lavoro".

"Gli atti vandalici lo facevano profondamente arrabbiare - ha aggiunto - perché aveva un enorme rispetto della cosa pubblica, e quel rispetto l’ha insegnato e trasmesso ai suoi figli in ogni modo possibile. Chi ha commesso questo gesto ignobile non solo non conosceva Samuele, ma ha infangato il suo ricordo e la sua memoria".

Anche il sindaco di Pescia, Riccardo Franchi, ha condannato il gesto. "Abbiamo già denunciato alle forze dell'ordine, le quali ci auguriamo che riescano ad individuare i responsabili grazie anche alle telecamere della zona - ha spiegato - non si sono fermati nemmeno davanti ad una tragedia immane che ha sconvolto la nostra città come la morte di Samuele. Abbiamo subito attivato l'ufficio tecnico per intervenire e momentaneamente coprire questa ignominia che Pescia non meritava assolutamente".