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Vignaioli ostaggio di gelo, Covid e cinghiali

Non c'è pace tra i vigneti: la gelata dell'Aprile scorso ha dimezzato i raccolti, e ora i grappoli superstiti vanno protetti dagli ungulati

Non c'è pace tra i vigneti del Pistoiese, coi vignaioli ostaggio di gelo e cinghiali. Se infatti la gelata della scorsa primavera ha seriamente compromesso i raccolti, ora i grappoli superstiti vanno protetti dall'assalto degli ungulati e tutto nel pieno della crisi innescata dalla pandemia da Covid-19. 

A lanciare l'allarme è Coldiretti: "Una gelata ha più che dimezzato la raccolta. Ora occorre difendere i grappoli residui dagli ungulati, che oltre a danneggiare la vigna sono voraci di acini, sempre più dolci e dissetanti", afferma l'associazione pistoiese degli agricoltori. "La tendenza all’aumento dei prezzi - prosegue - è un piccolo segnale positivo per un settore che tra emergenza Covid, gelate e ungulati sta vivendo una fase di assoluta difficoltà”.

"La vendemmia sarà una passione anche nel Pistoiese. Colpa della gelata di Aprile che ha ‘seccato’ i germogli. Un fenomeno atmosferico che ha coinvolto l’intero patrimonio viticolo pistoiese - lamenta Coldiretti - che si estende su 1.200 ettari. Malissimo i vitigni a bacca rossa (Sangiovese e Merlot), un po’ meglio per i bianchi (Trebbiano e Malvasia)".

I danni della gelata di Aprile hanno riguardato tutte le zone della provincia. Dalle colline Pistoiesi, a quelle del Montabano (versante Quarrata e versante Larciano-Lamporecchio): un fenomeno mai visto a Pistoia, con la colonnina che in piena notte ha segnato 6 gradi sottozero, spiegano gli agricoltori.

Giuseppe Bartolomei, agricoltore della rete Coldiretti-Campagna Amica, è uno dei tanti piccoli produttori pistoiesi a vivere il calvario di quest’annata. Nel suo Podere del Tordo produce vino Chianti e olio. Ecco, anche per la raccolta delle olive ha già sventolato bandiera bianca: la produzione è stata azzerata da clima sfavorevole e ‘mosca’. 

Quanto alle uve, sui suoi 5 ettari a vigneto raccoglierà meno della metà di Merlot e ancor meno di Sangiovese, rispetto all’anno passato. La raccolta inizierà entro metà Settembre. Nel frattempo Giuseppe sta cercando di difendere grappoli e vigneti dall’invasione di ungulati.

“Siamo in una fase cruciale per il nostro settore primario - spiega Gianfranco Drigo, direttore di Coldiretti Pistoia -. Da un lato i cambiamenti climatici aumentano i fenomeni atmosferici estremi, dall’altro il protrarsi dell’emergenza ungulati, che rimane tale, nonostante le recenti misure regionali che danno all’agricoltore qualche strumento in più per autotutelarsi”.