Attualità

Stretta sul commercio a Pasqua ed è subito ira

La Regione ha emanato poche ore fa un'ordinanza che dispone la chiusura di tutte le attività di vendita salvo le farmacie, e il settore insorge

La Regione ha emanato giusto poche ore fa un'ordinanza che, stanti i dati epidemiologici, imprime una ulteriore stretta per Pasqua e Pasquetta sul commercio disponendo la chiusura di tutte le attività di vendita salvo farmacie e parafarmacie. Ed è subito ira, con Confcommercio di Pistoia e Prato che insorge contro il provvedimento affermando: “La Regione non ha perso occasione per dimostrare la totale mancanza di rispetto per le imprese toscane”.

La levata di scudi da parte dell'organismo interprovinciale del commercio colpisce il merito e il metodo: “L’ennesimo provvedimento restrittivo questa volta riguarda le attività commerciali che, con meno di 48 ore di preavviso, vengono a conoscenza di dover restare chiuse domenica 4 e lunedì 5 Aprile. E, a peggiorare il quadro, viene vietato anche l’asporto: sarà permessa solo la consegna a domicilio. Supermercati e piccoli negozi di alimentari, macellerie, gastronomie e rosticcerie che erano nel pieno del lavoro, cosa devono fare se non vogliono perdere le prenotazioni ricevute?"

Lo scenario definito da Confcommercio di Pistoia e Prato per l'impatto della misura è nero: "E' impensabile in pochissime ore mettere in piedi un servizio di consegne al domicilio per quei clienti che avevano già fissato il ritiro in negozio. E cosa faranno con le scorte di prodotti preparati per chi non aveva prenotato nulla? In questo modo non solo si ignorano le esigenze delle aziende ma si portano al fallimento. E con quale scopo?"

Monta la rabbia, da parte di chi vede compresse le proprie prerogative d'impresa e di lavoro: "E' evidente ormai, settimana dopo settimana, che le zone rosse e arancioni non fermano la diffusione del virus e tantomeno lo fanno questo tipo di restrizioni. Nonostante ciò dalla Regione continuano ad arrivare provvedimenti che, a dirla tutta, producono effetto contrario a quello presumibilmente sperato. Chiudere gli esercizi commerciali domenica e lunedì porterà all’inevitabile congestione delle attività nelle giornate di oggi e domani, creando conseguenti assembramenti".

Nel finale, la stoccata dritta: "Vorremmo essere sbalorditi dall’incapacità di gestione della pandemia del nostro Governo regionale, purtroppo però possiamo solo confermare quanto già sappiamo: puntare il dito contro alle imprese è più facile del prendersi delle responsabilità”, chiude la nota di Confcommercio.

Qui sotto il testo integrale dell'ordinanza, scaricabile