Duecento anni, il 12 maggio 1820, fa nasceva Florence Nightingale, considerata la madre della professione infermieristica e oggi, a due secoli di distanza, si celebra una "Giornata internazionale degli infermieri" che quest'anno cade nel difficilissimo contesto dell'emergenza Coronavirus.
Per questo la ricorrenza assume un valore ancora più importante che negli ospedali San Jacopo di Pistoia, SS. Cosma e Damiano di Pescia e Lorenzo Pacini di San Marcello è celebrata con un video in cui gli infermieri della provincia di Pistoia leggono i 53 articoli del loro codice deontologico e si raccontano attraverso le loro testimonianze.
L'iniziativa è promossa dalla Direzione Infermieristica ed è stata realizzata dai coordinatori infermieristici che hanno coinvolto, spiega la Asl, il personale della gran parte dei contesti operativi, sia ospedalieri che territoriali.
"E' un' iniziativa, anche questa, per sottolineare ancora una volta il contributo che gli infermieri hanno dato in maniera professionale, coraggiosa e competente nella gestione, a tutti livelli, della pandemia - ha detto Paolo Zoppi, direttore del dipartimento assistenza infermieristica e ostetrica dell'Azienda USL Toscana centro - Nel futuro la nostra professione dovrà guardare all'innovazione e alla prossimità, quest'ultima intesa come vicinanza alle persone al fine di dare risposte sempre più concrete in particolare alla popolazione che invecchia e alle cronicità. Questa sarà la nostra strategia per le sfide future".
"L’aver “dato voce” agli infermieri - scrive la dirigenza infermieristica- ha consentito di realizzare una grande aspettativa ovvero che la percezione del nostro ruolo sia letta come collaborazione, come alleanza con la cittadinanza attraverso l’agire del ruolo di facilitatore dei processi assistenziali e di integrazione con la rete sanitaria, aspetti peculiari della professione infermieristica".