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Dal florovivaismo "basta alla burocrazia a mazzi"

Gli operatori a confronto in un webinar da Pistoia, Valdinievole e Lucca hanno messo a punto varie richieste tra logistica e snellimento procedurale

"Basta burocrazia a mazzi, via a rilancio e competitività": sono le richieste che il florovivaismo rivolge a politica e istituzioni, emerse nell'incontro in webinar dedicato al settore con la partecipazione di un centinaio di aziende della zona di Pistoia, Pescia e Lucca, organizzato da Cia Toscana Centro. 

Molti i temi affrontati e le problematiche emerse, a cominciare dalla necessità di un piano fitosanitario efficace ma anche economicamente sostenibile per le imprese che chiedono una sburocratizzazione del settore sotto il profilo procedurale. 

Al termine dell'incontro web il presidente di Cia Toscana Luca Brunelli ha rivolto l'invito a incontrarsi all'assessore regionale all'agricoltura Stefania Saccardi per porre alla sua attenzione i problemi dei settori floricolo e vivaistico. Il florovivaismo toscano, rappresenta un settore strategico nell'ambito del comparto agricolo, sia per quanto riguarda l'ambito toscano, dove rappresenta circa il 30% della produzione lorda vendibile agricola, che per quello nazionale. 

Dal confronto che l'associazione ha con gli operatori del settore, emergono quattro tematiche principali: gli aspetti fitosanitari, il supporto allo sviluppo delle aziende, gli aspetti infrastrutturali e la semplificazione burocratica. "Questo comparto - ha sottolineato Sandro Orlandini, presidente Cia Toscana Centro - si sviluppa in particolar modo nell'area Pistoia e Valdinievole. Ha raggiunto questi risultati grazie alla capacità imprenditoriale e al dinamismo degli operatori del settore, affiancati da investimenti capaci di garantire innovazione, sostenibilità e competitività delle aziende". 

"Il tentativo di rendere più snelle le procedure in senso lato è un obiettivo da perseguire - affermano i floricoltori - dato che la categoria lamenta la complicazione dei sistemi sia procedurali che informatici. Ciò determina ritardi nel completamento di progetti ed investimenti e anche rinunce da parte delle aziende. Questo rischia di attenuare la ricaduta sul territorio dell'iniziativa politica. La burocrazia eccessiva porta spesso, anche involontariamente, alla contrapposizione tra le parti". 

"Per il settore floricolo, è estremamente strategica la rivitalizzazione del Mercato dei fiori della Toscana di Pescia. E' necessario riprendere un processo che indirizzi la struttura verso un uso multifunzionale e adeguato alle esigenze degli operatori del settore", sottolineano gli operatori.