Attualità

Bollette della luce via pec, occhio alle truffe

Le segnalazioni si moltiplicano e la compagnia elettrica mette in guardia dalle richieste di dati per l'invio di fatture con falso marchio

L'email tipo a cui prestare attenzione

Occhio alle richieste che viaggiano tramite email e in cui si richiedono dati bancari o personali per conto di realtà riconducibili a Enel al fine di recapitare la bolletta della luce via pec (posta elettronica certificata): a mettere in guardia l'utenza contro l'eventualità di incorrere in una truffa è proprio la compagnia elettrica dopo il moltiplicarsi di segnalazioni in arrivo dal Pistoiese.

"A seguito di nuove segnalazioni in merito a comunicazioni dal contenuto ingannevole, inviate da un indirizzo email solo all’apparenza riferito ad una società del Gruppo Enel, l’azienda torna a fornire le raccomandazioni del caso - spiega una nota - precisando di aver già avviato tutte le azioni necessarie per la tutela dei clienti e delle società del Gruppo. In questo caso si tratta di una e-mail dal contenuto ingannevole che sfrutta il brand Enel e riporta come oggetto Enel Energia - >Emissione Bolletta PEC".

Guai abboccare: "Le procedure aziendali - ricorda la compagnia - non prevedono in alcun caso la richiesta di fornire o verificare dati bancari e/o codici personali. Enel Energia invita chiunque riceva una e-mail o sms sospetti a non aprire o cliccare sui link presenti all’interno dei testi, a non scaricare e aprire allegati e a verificare l’autenticità della richiesta attraverso i consueti canali di contatto: numero verde 800.900.860 e sito www.enel.it. Enel Energia ringrazia in anticipo coloro che avranno la cortesia di segnalare all’azienda comunicazioni sospette ricevute, in modo da arginare e prevenire il fenomeno delle truffe sulla rete".