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"Finalmente liberi di difendere i nostri raccolti"

E' con soddisfazione che gli agricoltori di Coldiretti salutano la scelta regionale che consente loro di abbattere gli ungulati sui loro terreni

I cinghiali sono tra gli ungulati in maggior numero

"Finalmente liberi di difendere i nostri raccolti da cinghiali e altri ungulati": è con soddisfazione che Coldiretti Pistoia salutano la delibera regionale che, in ragione della necessità di contenimento degli ungulati, consente agli agricoltori muniti di licenza di caccia di intervenire, sotto il coordinamento della polizia provinciale, sul proprio fondo per abbattere cinghiali ed altri ungulati che creano danni a raccolti, vigneti, uliveti e vivai.

La proliferazione senza freni dei cinghiali sta mettendo a rischio l’equilibrio ambientale di vasti ecosistemi territoriali, oltre che le colture e la sicurezza degli abitanti, anche in aree per nulla vocate alla presenza di ungulati. “Una situazione che costringe ormai le aziende a lasciare i terreni incolti, stravolgendo l’assetto produttivo delle zone, con il rischio che venga meno la presenza degli agricoltori, soprattutto nelle zone interne, e con essa quella costante opera di manutenzione che garantisce la tutela dal dissesto idrogeologico", spiega l'associazione di settore.

La delibera regionale è definita “un passo in avanti che consente ai nostri agricoltori di autotutelare con maggiore tempestività le produzioni, costantemente minacciate da cinghiali, caprioli e cervi". Coldiretti spiega: "L’eccesso di ungulati spesso vanifica in una sola notte il lavoro di mesi e mesi. Il provvedimento, una volta applicato, sarà un fondamentale passo verso la riduzione strutturale del numero di ungulati. Serve ora un’azione decisa da parte di tutti gli organi preposti al controllo, perché la norma si traduca in realtà”.