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Mazzata Covid sulle imprese della Valdinievole

Azzeramento del Cosap e taglio del 50 per cento della Tari tra le richieste di Confcommercio per garantire la ripartenza dopo le chiusure

Foto di repertorio

Confcommercio è tornata a chiedere al Comune di prendere iniziativa a favore delle imprese del territorio strozzate dalla crisi causata dall'epidemia di Covid-19 le cui conseguenze rischiano di causare un'ondata di chiusure. 

Tra le priorità ci sono le tasse. Prima di tutto l'abbattimento della Tari del 50 per cento e l'annullamento della tariffa per i mesi del lockdown vista la mancanza dello stesso quantitativo di rifiuti che le aziende erano solite produrre.

Sul fronte del Cosap, il canone di occupazione del suolo pubblico, l'associazione chiede che sia azzerato a partire dal Marzo per i dehors degli esercizi di somministrazione concessi su aree pubbliche, mercati, fiere e posteggi isolati, spazi dati in concessione a esercizi commerciali al dettaglio e strutture ricettive.

E sempre per i dehors, Confcommercio chiede la loro estensione per i locali di somministrazione, in modo da permettere di recuperare all’esterno del locale lo spazio perso all’interno a causa delle misure di sicurezza che dettano nuove distanze interpersonali.