Il testo, passato a maggioranza con l'astensione dei gruppi di opposizione, impegna la giunta regionale a incrementare le azioni per "tutelare e valorizzare la produzione toscana di qualità espressa dal settore del florovivaismo", nell'ottica della "più completa attuazione della legge regionale, cosiddetta Venturi-Bini".
Nei giorni scorsi i due consiglieri avevano chiesto di fare "un tagliando" al testo di legge, in particolare per verificare lo stato di attuazione dell’articolo 13, che prevede “la trasmissione annuale al Consiglio regionale da parte della Giunta di una relazione per informarlo sulle azioni messe in atto dai Comuni e volte alla qualificazione funzionale ed ambientale delle aree destinate alle attività vivaistiche, sulle semplificazioni delle attività amministrative relative all’esercizio della attività vivaistiche, sulle misure integrative per incentivare il rimodernamento degli spazi verdi delle città”.
Quello che si chiede è anche di continuare l'azione sul Ministero delle politiche agricole, in modo che "faccia valere con forza in sede comunitaria la qualità anche sotto i profili fitosanitari delle produzioni vivaistiche toscane".
"In Toscana - spiega Baldi - opera il più grande distretto vivaistico europeo, non più limitato alla sola provincia di Pistoia".