Attualità

Parti naturali in crescita all'ospedale

Inferiore alla media regionale il numero dei cesarei praticati nella struttura ospedaliera di Pescia. A fare il punto è la Asl

Il crescente numero di parti naturali, svolti in presenza delle ostetriche e sempre meno con l'assistenza del medico, riduce la percentuale dei cesarei al 'Cosma e Damiano' di Pescia. L'incidenza sul numero totale dei parti è del 18 per cento, contro una media regionale del 23 per cento. 

A spiegarlo, è la Asl che traccia anche una panoramica delle sedi scelte dalle donne della Valdinievole per far nascere i loro figli. 

Nel primo semestre del 2015, su 399 parti, 303 donne hanno scelto di partorire nell'ospedale di Pescia, 59 si sono recate in strutture ospedaliere al di fuori della USL Toscana centro, 11 hanno partorito in ospedali limitrofi, solo 6 sono andate fuori regione e 20 al San Jacopo di Pistoia.

In tutto, per chiudere con i numeri, sono stati 743 i parti a Pescia, per un totale di 747 i bambini nati: quattro parti, infatti, sono stati gemellari.

“Tutto è pensato ed organizzato in funzione della donna e delle sue esigenze - spiega Maria Luisa Niccolai, che dirige la unità operativa professionale di ostetricia - l’assistenza è personalizzata, le scelte della donna sono sempre condivise con le ostetriche: dal travaglio fino al parto sono loro che assicurano tutti i necessari sostegni proponendo tecniche e movimenti che possano aiutare il più possibile la neo mamma”.

Naturalmente, precisa il direttore dell'area materno infantile Rino Agostiniani, "è bene evidenziare che, in caso di necessità, sia il ginecologo che il pediatra possono intervenire tempestivamente dal momento che sono entrambi presenti nella struttura ospedaliera, 24 ore su 24".

Di recente, tra l'altro, l'ospedale di Pescia si è dotato anche di una sala parto operativa complanare alle sale travaglio e parto.