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L'ospedale attrae nuovi investimenti

I numeri del 2015 spingono l'azienda a premere sull'acceleratore dei lavori di ristrutturazione mentre si lavora alle 'case della salute'

Oltre 160 ricoveri in più nel dipartimento medico, 30 interventi chirurgici in più con l'espansione dell’attività ambulatoriale. Il 18 per cento degli accessi al pronto soccorso da parte di pazienti non residenti nel Comune di Pescia ma provenienti da Altopascio, Capannori, Montecarlo, Fucecchio.

E ancora, meno ricoveri pediatrici in conseguenza della maggiore risposta che arriva dal territorio e la tendenza confermata delle donne residenti in Valdinievole a rivolgersi all'ospedale pesciatino per far nascere i loro bambini. 

Tutti numeri che confortano l'idea del "Cosma e Damiano" come struttura sanitaria strategica sul territorio, come emerso dall’incontro dei sindaci della Società della Salute della Valdinievole. All'incontro hanno partecipato il commissario Asl Area Vasta Centro Paolo Morello Marchese. 

Presenti anche Il presidente della Società della salute della Valdinievole e della conferenza dei Sindaci Pier Luigi Galligani, il direttore della Società della Salute Claudio Bartolini, la responsabile dello staff della direzione aziendale Chiara Gherardeschi. 

Gli elementi contenuti nella relazione del primo semestre 2015 hanno spinto ad annunciare che proseguiranno anche i lavori di ristrutturazione e le manutenzioni all'immobile dell'ospedale. Tra le opere, quelle in ponte al dipartimento materno infantile, dove è in realizzazione la nuova sala parto operativa. 

In termini di stanziamenti, all'ospedale di Pescia sono stati spesi negli ultimi anni 9 milioni di euro per i lavori fin qui realizzati, cioè nuovo pronto soccorso, nuova radiologia al servizio dell’emergenza e urgenza e nuovo reparto dialisi oltre alla manutenzione degli ascensori. 

Proseguirà poi il potenziamento del territorio con la realizzazione di nuove case della salute, con le annesse cure sul territorio necessarie per i pazienti che non si trovano nella fase acuta per la quale è previsto il ricovero. Da questo punto di vista l'ottica è quella di un sempre maggiore coinvolgimento di medici e pediatri sul territorio.