Attualità

Arrivano le case a canone concordato

Grazie all'aiuto un cittadino si è concluso positivamente il progetto relativo al disagio abitativo. Possibilità concreta per chi rischia lo sfratto

Oreste Giurlani

Con la collaborazione ed il contributo di un pesciatino proprietario privato di immobili, è stato possibile portare a termine il progetto relativo al disagio abitativo. 

Il documento era stato approvato dall’amministrazione guidata da Oreste Giurlani con una delibera nel dicembre 2014.

Il progetto è stato promosso in collaborazione con l’associazione Il Ponte e prevede la possibilità da parte dell’associazione di gestione di alcuni appartamenti con canone sociale agevolato, grazie all’accordo stipulato con il Comune stesso, attraverso il settore sociale. 

Il compito degli Uffici comunali è quello di raccogliere le richieste di cittadini in stato di sfratto, o di disagio socio economico per poi trasmetterli all'associazione che gestirà secondo le vigenti norme relative agli affitti
privati tali immobili, stipulerà i contratti
ed il cittadino avrà quale referente esclusivamente Il Ponte.

"La positività del progetto - hanno spiegato dal Comune - consiste nel poter aiutare i cittadini attraverso un canone sociale agevolato da corrispondere all’associazione, come qualsiasi soggetto che prende in locazione un appartamento privato". 

"Vi sono alcuni requisiti ben precisi - hanno concluso dal municipio - senza i quali non sarà possibile presentare la domanda: fra questi avere un piccolo reddito per poter sostenere il canone sociale agevolato, avere minori a carico, essere in una situazione socio-economica precaria. Gli immobili al momento non sono molti, ma è un primo grande passo che il Comune di Pescia e l’Associazione “Il Ponte” hanno voluto fare per rispondere alle problematiche abitative".