Un progetto per minori non accompagnati e un orto sociale saranno i primi ad essere realizzati nei 7 beni confiscati alle mafie riassegnati oggi ai comuni di Pescia e di Chiesina Uzzanese nel corso di una conferenza di servizi a cui hanno preso parte i rappresentanti dell’Agenzia Nazionale dei Beni Sequestrati e Confiscati alla Criminalità Organizzata, il prefetto di Pistoia Gerlando Iorio e i sindaci di Buggiano, Chiesina Uzzanese e Pescia.
Sono stati individuati complessivamente 22 beni confiscati definitivamente ad organizzazioni malavitose: 6 a Pescia, uno a Chiesina Uzzanese e 14 a Buggiano. In larga misura risultano ancora occupati dai familiari degli appartenenti alle organizzazioni criminali a cui i beni sono stati confiscati, e dalla prefettura si fa sapere che "a stretto giro saranno pianificate, anche in sede di Comitato Provinciale Ordine e Sicurezza Pubblica, le attività di sgombero forzoso, rendendo finalmente fruibili tali beni alla collettività".
Intanto però 7 tra questi beni sono stati assegnati. Sono quelli di Pescia e di Chiesina. Al Comune di Pescia sono andati beni facenti parte del medesimo complesso immobiliare, composti da un’abitazione indipendente di 6 vani di 125 metri quadrati e 5 terreni limitrofi per una superficie complessiva di 575 metri quadri. Lì l’amministrazione comunale realizzerà un progetto dedicato a minori non accompagnati.
Al Comune di Chiesina Uzzanese è stato invece assegnato un terreno coltivabile di 30 metri quadrati che sarà impiegato in un progetto di orto sociale con finalità educative per le quali saranno coinvolti gli istituti scolastici del territorio. "Tale importante risultato è stato possibile grazie all’attività di coordinamento e di intelligence territoriale posta in essere dal Nucleo di supporto prefettizio", afferma con soddisfazione la prefettura in una nota.