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Troppe polveri nell'aria, scatta l'ordinanza

Dopo le nuove analisi dell'Arpat per quattro giorni il sindaco ha deciso di vietare l'accensione dei riscaldamenti a biomasse e di fuochi

Le analisi della qualità dell'aria compiute dall'Arpat il 30 gennaio hanno evidenziato il superamento dei valori consentiti di polveri disperse e il sindaco ha emesso un'ordinanza per cercare di contenerle.

Per quattro giorni, dal 30 gennaio al 2 febbraio, vengono vietate l’accensione degli impianti di riscaldamento domestico alimentati a biomasse (nel caso in cui questo non sia l’unica fonte di riscaldamento presente nell’unità abitativa) e l'utilizzo di legna da ardere per il riscaldamento domestico degli edifici riguarda i camini aperti o chiusi o qualunque altro tipo di apparecchio che non garantisca un rendimento energetico adeguato e basse emissioni di monossido di carbonio.

Al tempo stesso, il sindaco invita la cittadinanza ad attuare una serie di comportamenti virtuosi per contribuire al miglioramento della qualità dell'aria: ridurre a 9 ore il funzionamento degli impianti di riscaldamento, nonché diminuire a 18 gradi la temperatura impostata nei suddetti impianti; evitare di scaldare i motori degli autoveicoli da fermi; provvedere a spegnere i motori dei veicoli in sosta o in sosta prolungata, in particolare nelle zone abitate (autobus in stazionamento ai capolinea, veicoli merci durante fasi di carico/scarico, autoveicoli in prossimità di incroci con traffico intenso, passaggio a livello, ect.); utilizzare i mezzi pubblici per gli spostamenti; utilizzare in modo condiviso l'automobile per diminuire il numero dei veicoli circolanti (carsharing, carpooling); effettuare verifiche periodiche agli scarichi dei veicoli (verifiche aggiuntive oltre a quelle obbligatorie), sia di auto che di moto e motorini.