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Targhe alterne, provvedimento inevitabile

Il Pd di Montecatini difende la contestata scelta del sindaco di attivare il provvedimento dopo gli sforamenti registrati

Non è stato accolto di buon grado da molti e non solo a Montecatini, il provvedimento del sindaco Giuseppe Bellandi che ha disposto la misura delle targhe alterne per cercare di abbassare i livelli eccessivi di smog. 

In difesa del primo cittadino è sceso il Partito Democratico locale che, in una nota, spiega le ragioni del provvedimento e ribadisce l'obbligatorietà della scelta da parte di Bellandi. 

Per il Pd si tratta di "un atto dovuto e ineludibile, disciplinato dalla legge regionale 9/2010 art. 2, che individua i criteri degli interventi contingibili da adottare nei casi di superamento del valore limite giornaliero di Pm10. La legge prevede una serie di interventi preventivi e articolati secondo un principio di gradualità e di proporzionalità al fine di ridurre il rischio di eccedere il numero dei 35 superamenti ammessi nell'arco di un anno".

"Quando il superamento é di oltre 35 giorni annui e per 5 giorni consecutivi, il sindaco è tenuto ad attivare la limitazione del traffico come intervento contingibile ed urgente". 

Nel caso di Montecatini la misura è scattata nell'agglomerato che fa riferimento alla stazione di monitoraggio della qualità dell'aria situata a Capannori.

Tra i Comuni della Valdinievole, spiega il Pd, "il provvedimento ha interessato solo Montecatini perché il nostro Comune é tra i 31 individuati dalla Legge Regionale tra quelli tenuti ad attivare gli interventi per combattere lo smog nei casi di superamento".

Nel 2016 le cose cambieranno visto che, "in seguito alle delibere regionali 964/2015 e 1182/2015 , i Comuni toscani che dovranno dotarsi di un Piano di Azione Comunale saliranno a 63. Montecatini farà riferimento alle due centraline della Piana Lucchese insieme ad altri 6 Comuni della Valdinievole".