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Qualcuno salvi il soldato Balducci

I sindacati attaccano: nessun interesse a salvare l'azienda e i lavoratori. Chiesto l'intervento delle istituzioni

"Ancora una volta l'arroganza della famiglia Balducci si palesa nonostante le dichiarazioni fatte al tavolo di trattativa ed alle istituzioni di ritenere il bene dei propri dipendenti una priorità. Il risultato invece è che si è preferito fare cassa ed abbandonare al proprio destino coloro che erano la vera risorsa ed il vero patrimonio aziendale".

Cgil, Cisl e Uil non ci vanno leggeri. Nel giorno in cui i lavoratori dell'azienda hanno indetto sciopero per protestare contro i proprietari e chiedere un intervento diretto delle istituzioni, i sindacati tornano all'attacco: "Non c'è nessun interesse a dare continuità ad un'azienda storica ed un futuro ai 45 lavoratori ed alle loro famiglie da parte della famiglia Balducci. Se è vero ciò che si apprende rispetto all'imminente vendita (o svendita) del marchio alla società marchigiana Asso, nessuna speranza per il futuro rimane ai lavoratori che avevano lottato per non disperdere un patrimonio di conoscenze e professionalità di un'azienda storica della Valdinievole".