Gli episodi risalgono al periodo che va dal 2012 al 2015. I truffatori, sei italiani e due polacchi, risiedevano nei Comuni di Montecatini, Monsummano, Ponte Buggianese e Chiesina Uzzanese. All'interno della banda ognuno aveva un ruolo preciso. Sono indagati per truffa e truffa aggravata continuata.
Durante le perquisizioni la polizia ha sequestrato documenti, carte di credito, generatori di password, cellulari e computer.
Sono almeno trenta le denunce di cittadini truffati. I falsi venditori proponevano in vendita materiale informatico e di elettronica. Quando però il compratore faceva il bonifico il conto veniva immediatamente chiuso.