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Omicidio stradale, per Massimi un passo avanti

Il presidente della onlus intitolata al figlio scomparso in un incidente commenta la legge approvata in Parlamento e guarda ai prossimi passi

Un punto di arrivo ma anche di partenza. Così Massimiliano Massimi, definisce il provvedimento approvato in Senato che fa diventare l'omicidio stradale un reato a sé. 

"Grazie mille a tutti coloro che hanno sostenuto questa legge, forse ora l'Italia sta diventando un paese più civile!", scrive Massimi sul proprio profilo facebook citando una per una le persone che si sono spese nel raggiungimento dell'obiettivo insieme ai "tantissimi altri iscritti d'ufficio all'ergastolo del dolore perché non hanno mai desistito da questa battaglia di civiltà che ci ha visti trionfatori".

Il reato ora viene graduato su tre varianti. In particolare, resta la pena già prevista oggi da 2 a 7 anni nell'ipotesi base, quando cioè la morte sia stata causata violando il codice della strada. La sanzione penale sale sensibilmente negli altri casi: con le nuove regole chi uccide una persona guidando in stato di ebbrezza grave, con un tasso alcolemico oltre 1,5 grammi per litro, o sotto effetto di droghe, rischierà da 8 a 12 anni di carcere. Sarà invece punito con la reclusione da 5 a 10 anni l'omicida il cui tasso alcolemico superi 0,8 g/l.