L'imposta di soggiorno è una tassa comunale che gli albergatori e gli operatori turistici in genere incassano dai turisti e che poi devono provvedere a versare all'amministrazione.
Questo, nel caso dell'albergatore, non sarebbe stato fatto ed oggi l'imprenditore si ritrova anche indagato per peculato e rischia una condanna.
Uno scenario, questo, duramente contestato dall'avvocato dell'albergatore, pronto a ricorrere in Cassazione per contestare il sequestro e il reato di peculato, in modo particolare per l'equiparazione dell'imprenditore a "concessionario" deputato alla riscossione delle imposte per conto del Comune.