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Attentati, l'abbraccio alla famiglia di Pierre

I parenti dell'uomo ucciso nelle stragi di Parigi erano emigrati in Francia per sfuggire al fascismo. Le condoglianze del sindaco

Il sindaco di Montecatini Giuseppe Bellandi e il presidente del consiglio comunale Andrea Rastelli, si legge in una nota del Comune, esprimono tutta la loro solidarietà e vicinanza alla famiglia Innocenti vittima della barbarie degli attacchi terroristici, che le ha strappato il giovane Pierre nell’attentato al teatro Bataclan di venerdì scorso.

Bellandi e Rastelli hanno scritto ieri una lettera di condoglianze al padre di Pierre Alfio Innocenti e stanno pensando a un’iniziativa per omaggiare la memoria dello sfortunato Pierre. Anche per questo motivo il signor Innocenti è stato invitato in municipio a Montecatini per ricevere di persona l’abbraccio commosso da parte della città e delle istituzioni.

Come riportato anche dalle cronache di questi giorni, nazionali e locali, il quarantenne Pierre, con il cugino e amico Stephane Albertini era titolare del celebre ristorante parigino Chez Livio, dove hanno mangiato anche l’ex presidente Sarkozy, Brigitte Bardot e Zlatan Ibrahimovic. Il nonno, Livio Innocenti, era nato a Montecatini nel 1908.

Il capostipite si era sposato a Pieve a Nievole con Maria Iolanda, conosciuta a Conegliano Veneto durante il servizio militare. I due erano emigrati alla volta di Parigi, dove si era rifugiato uno dei fratelli di Livio, perseguitato dai fascisti in Toscana. «Se siamo nati in Francia è perché lo zio decise di scampare dai fascisti, era nel loro mirino, quante volte ci ha parlato dell’olio di ricino», ha ricordato in queste ore Vittorio Innocenti, figlio terzogenito di Livio e Maria Jolanda, zio di Pierre.

Una sorella di Livio era sposata con Egisto Vannini, conosciutissimo commerciante nella Nievole, mentre una zia del giovane scomparso è Alba Sforzi, moglie del compianto Luciano Masini, storico macellaio del centro montecatinese.