Attualità

La casa degli arresti domiciliari è un coffee-shop

Un monsummanese ai domiciliari per spaccio ha trasformato la sua abitazione in un coffee-shop dove consumare hashish e marijuana

Era stato arrestato per spaccio nel Febbraio scorso e sottoposto agli arresti domiciliari per circa un mese.

Ma l'uomo, originario di Monsummano, non aveva abbandonato la sua attività illegale: aveva infatti allestito nella sua abitazione una sorta di vero e proprio "coffee shop" dove i clienti potevano consumare in tutta tranquillità l'hashish e la marijuana che lo stesso padrone di casa forniva loro.

Nel corso di un'indagine anti-droga dei Carabinieri sono stati individuati altri due complici, un 19enne di origine albanese, molto attivo nello spaccio nei confronti di coetanei nella zona del Kursaal di Montecatini, e un operaio 23enne di origine ucraina residente a Massa e Cozzile. 

Nel complesso l'indagine ha consentito di appurare che fra il Febbraio e l'Aprile scorsi sarebbero state effettuate dalla banda almeno 210 dosi di hashish e marijuana e di individuare una ventina di giovani assuntori di età compresa fra i 18 e 25 anni, tutti della Valdinievole, che sono stati segnalati alla prefettura di Pistoia.