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Er Pomata torna ad avere la Febbre da Cavallo

Enrico Montesano, protagonista della commedia del '76 ispirata al mondo dell'ippica, ha dato spettacolo al caffè Gambrinus tra ricordi e gag comiche

"A Pomà, vai cor tango!"

Ci mancava solo di sentire la celebre battuta del film Febbre da Cavallo sul palco allestito al caffè Gambrinus di Montecatini.

Ospite d'onore, in attesa della corsa delle pariglie che si corre all'ippodromo Sesana (unico evento al trotto in Italia che vede impegnate coppie di cavalli attaccati ai sulky), è stato Enrico MontesanoEr Pomata, per gli amanti del mondo del cinema e dei cavalli.

Sul maxischermo alle spalle dell'attore, davanti a una folta platea di appassionati e curiosi, sono stati proiettati alcuni spezzoni di Febbre da Cavallo (“Diciamo ‘spezzoni’ per favore, non ‘clippe’, ormai ogni volta che mi siedo davanti alla televisione mi devo tenere vicino un dizionario della lingua inglese…”, ha scherzato Montesano) di cui quest'anno ricorre il quarantennale dall'uscita nelle sale (era il 1976).

Ricordi e aneddoti, in una serata trascorsa insieme a Bruno “Mandrake” Fioretti (Gigi Proietti), Armando “Er Pomata” Pellicci (Montesano), l’avvocato De Marchis (Mario Carotenuto), Felice Roversi (Francesco De Rosa), il giudice del processo (Adolfo Celi) e la vittima preferita Otello “Manzotin” Rinaldi (Ennio Antonelli); ma anche una profonda passione di Montesano per i cavalli, una passione che lo ha portato ad adottare un cavallo trottatore giunto a fine carriera che oggi trascorre giornate liete “in pensione” in un maneggio.