La storia è quella dei risparmiatori che erano convinti di investire i propri risparmi in buoni fruttiferi postali e che alla fine si sono accorti di essere rimasti con un pugno di mosche. In sostanza, cioè, si sono ritrovati in mano solo carta straccia.
Al centro della vicenda c'è un funzionario dell'ufficio postale su cui è in corso, spiega Poste Italiane, "un'indagine da parte della magistratura".
Nessuna indiscrezione sul possibile ammontare della truffa ma quel che appare certo è che si tratta sicuramente di una cifra molto alta.
Poste Italiane assicura che "sarà fatto il possibile per restituire ai clienti tutto ciò che è stato loro sottratto".
Nei giorni scorsi del caso si era interessato anche il sindaco di Montecatini Terme Giuseppe Bellandi.