Attualità

La speranza che sgorga dalle terme

Sessanta commercianti montecatinesi pronti alla serrata per sedersi a un tavolo in Regione e chiedere garanzie per riportare la città a nuova vita

Un tempo si partiva da Firenze per andare a fare una passeggiata a Montecatini Terme. Un tempo si andava in vacanza a Montecatini Terme. Un tempo si andava alle terme. Un tempo. E ora? Non più. Non è una novità ed è anche per questo prolungato stato di torpore che i commercianti di Montecatini Terme si sono dati appuntamento al Plaza per discutere delle prospettive e delle azioni da intraprendere. 

E stavolta sono decisi ad andare fino in fondo e fare tutto il possibile per riportare Montecatini agli antichi splendori, quando era una tappa obbligata dei viaggiatori. Ora invece, il turismo è mordi e fuggi, dicono i commercianti guidati dall'imprenditore Andrea Buonvicini, troppo spesso appannaggio di chi passa semplicemente la notte in albergo e poi se ne va senza contribuire all'indotto e senza usufruire delle attrazioni che la città ha da proporre. 

L'attrazione regina, dicono, restano le terme comunque la si metta. Da qui la richiesta di chiedere un incontro alla Regione per avere garanzia sul futuro. "Noi commercianti - si legge nella nota di presentazione dell'incontro - forniamo servizi accessori a un'attività termale che è scomparsa. Non servono presenze alle fiere di settore, congressi una tantum e nemmeno iniziative spot che utilizzano i contenitori termali e li screditano. Occorre investire in un progetto con al centro l'attività principale". Ovvero le terme.