Attualità

Il miele? Poco ma buono da premio

Il meteo estivo non prometteva bene, invece la qualità del prodotto delle api nel Montalbano è tale da aver riscosso successi di livello nazionale

La premiazione

Dopo un'estate avarissima di acqua e terribile, in particolare per le api assediate da mille ostacoli, ci si poteva aspettare non solo un calo di produzione (come in effetti lamentano tutti gli apicoltori), ma anche un calo della qualità. Sarebbe stato nella norma. E invece, no. La qualità dei mieli del Montalbano sta aumentando, tanto da permettere a un apicoltore larcianese di portare a casa un importante premio: l'Azienda Agricola Maccioni Piero di Cecina di Larciano ha vinto il premio tre gocce d'oro nella categoria “monofloreali” per un miele assolutamente particolare. 

E' il miele di Indaco bastardo, Amorpha fruticosa, che, in realtà, cresce in gronda al padule di Fucecchio. Infatti, il luogo di produzione di questo particolarissimo miele è la zona del Golfo nel comune di Ponte Buggianese. La soddisfazione per Maccioni e collaboratori è grande: “Dopo una stagione di produzione di miele poco produttiva, arriva questa soddisfazione che ci allieta la fine dell'annata, con la speranza di un futuro migliore”. 

Indubbiamente, un premio raccolto in una manifestazione di primaria importanza nel settore apistico come quella del bolognese, è un bel traguardo. Anche perché nonostante la drammatica situazione produttiva di questo 2021, la partecipazione al Concorso Tre Gocce d’Oro – Grandi Mieli d’Italia è stata numerosa.

Agguerrita la concorrenza, con 1.067 mieli partecipanti, prodotti in ogni parte d’Italia e inviati all’Osservatorio Nazionale Miele (organizzatore del concorso) da oltre 400 apicoltori. Le valutazioni analitiche e sensoriali hanno quindi selezionato 373 mieli da cui poi sono stati scelti e premiati solo 18 mieli con Tre Gocce d’Oro, il massimo punteggio.

[extra(0)]