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Gli abeti pesciatini che fanno Natale

Coldiretti sconfessa l'idea che l'albero finto sia migliore di quello vero e spiega i vantaggi che l'ambiente trae dalla coltivazione

L'intervento di Coldiretti nasce dai risultati di un sondaggio svolto sul web che evidenzia come l'albero di plastica negli ultimi anni abbia battuto quello vero. Questo perché, spiega l'associazione, in molti ritengono che quello vero sia deleterio per la natura.

E invece, “l'albero vero è una risorsa rinnovabile - evidenzia Vincenzo Tropiano, direttore di Coldiretti Pistoia - che si ricostituisce negli anni: dà reddito agli agricoltori e preserva il territorio”.

"Quelli in commercio sono alberi che per tanti anni hanno reso con le loro radici i terreni più stabili -prosegue Tropiano-. Una volta tagliati sono sostituiti con altri alberi”.

La coltura dell'albero rappresenta un'ottima integrazione al reddito degli agricoltori e, dalla Svizzera Pesciatina alla montagna Pistoiese, gli abeti sono un antidoto all'abbandono del territorio, spesso impervio. La Toscana è la capitale nazionale nella produzione degli alberi di Natale, con oltre 3milioni di esemplari coltivati. Pistoia, insieme a Casentino e Valtiberina sono le zone produttive d'eccellenza.

"Non potendo espanderci - spiega il produttore Alfio Marchini - abbiamo puntato su un prodotto di pregio come il Nordmanniana, un abete dai riflessi grigio-argentati di origine caucasica". Una scelta fatta 6 anni fa che si è rivelata positiva.