Attualità

Comuni, la prospettiva delle fusioni

Il rianimarsi del dibattito sui futuri assetti istituzionali, anche in Valdinievole, al centro dell'intervento del deputato Fanucci

Edoardo Fanucci

La discussione sulle possibili configurazioni future dei Comuni sta riprendendo quota, negli ultimi tempi, su tutto il territorio, mentre già in montagna si scivola verso il referendum in cui i cittadini dovranno pronunciarsi sulla nascita del Comune unico di Abetone e Cutigliano

Sulla questione, che tiene banco anche in Valdinievole, prende parola dal proprio profilo facebook anche il deputato Edoardo Fanucci. "Il dibattito che si sta sviluppando sul futuro assetto istituzionale del nostro territorio - scrive Fanucci - è positivo e senz’altro costruttivo".

"Sono in corso fusioni tra istituti bancari, aggregazioni tra enti camerali, associazioni di categoria. Le prefetture sono oggetto di accorpamento e unificazione. La cancellazione delle province. Tutta la macchina statale è in discussione, è il momento di agire con fusioni e Unioni dei comuni. Per quanto mi riguarda, incoraggio da tempo una riflessione e un passo in avanti sul tema, ispirato dal principio che ho sintetizzato con l’espressione “fusioni strette, unioni larghe”. Significa che, per ottimizzare la gestione delle risorse e degli uffici, le Unioni dei Comuni non potranno che coinvolgere ambiti territoriali ampi (la Valdinievole, la Montagna, la Piana pistoiese)".

"Gli undici Comuni della Valdinievole, in particolare, dovranno iniziare a ragionare come un’entità unica, condividendo servizi qualificanti, investimenti ed opportunità. Il nuovo assetto sarà in grado di funzionare soltanto se sarà “largo” e coinvolgerà tutte le amministrazioni del territorio. L’esperienza non positiva dell’Unione dei Comuni Valdinievole Est – dissolta in un nulla di fatto – ci serva da lezione per non commettere nuovamente gli errori del passato".

A poco serve, per Fanucci, usare come parametro il numero di abitanti: "Piuttosto, occorre individuare gli elementi fondanti ed identitari del territorio (storia, morfologia del paesaggio e dell’ambiente, struttura dell’ente dal personale ai vincoli di bilancio, viabilità, possibili sinergie…) e procedere partendo da questi elementi comuni"

"L’esperienza chi è riuscito a portare a compimento processi di fusione ci suggerisce, come punto di partenza, di riunificare territori che hanno avuto una storia comune. Nel nostro territorio, solo per citare alcuni esempi: Buggiano e Ponte Buggianese, Montale e Agliana, Chiesina Uzzanese e Uzzano, Montecatini Terme e Pieve a Nievole, Larciano e Lamporecchio".