Cronaca

Il pesce non tracciato finisce sotto sequestro

I controlli in materia di etichettatura della Capitaneria di porto di Viareggio hanno portato fino a un ingrosso della Valdinievole

A finire sotto sequestro sono state 9 cassette di pesce fresco per un totale di circa 30 chili di prodotti, tra cui triglie, scampi e cicale di mare. La ragione del sequestro è la mancanza delle informazioni minime previste dal sistema di marchiatura obbligatorio.

I militari hanno anche accertato che 3 cassette erano oltretutto sprovviste della documentazione di accompagnamento, indispensabile per verificare la provenienza dei prodotti.

Le violazioni saranno contestate anche agli armatori dei due pescherecci di Livorno e Viareggio che non hanno effettuato, al momento dello sbarco del pescato, la pesatura e la marchiatura delle cassette. In totale le sanzioni ammontano a 4.500 euro.

Il pesce, non più commercializzabile, sarà sottoposto a verifiche sanitarie. Se i controlli saranno superati, il pesce sarà devoluto per solidarietà.

Le verifiche della Capitaneria rientrano nel piano di controlli che, in particolare prima delle festività di Natale, vengono incrementati per evitare l'arrivo sulle tavole di prodotti non di qualità.