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Attualità lunedì 29 febbraio 2016 ore 10:19

Una cabina di regia per Pinocchio

Edoardo Fanucci

Invito del deputato Edoardo Fanucci a non disperdere le idee per la valorizzazione del parco di Collodi mentre si punta a coinvolgere il Governo



PESCIA — Il burattino di Collodi potrebbe diventare un motore sempre più importante di sviluppo del territorio. Non solo per l'attrattiva del parco a lui dedicato, ma anche per la soluzione ai problemi della viabilità e delle infrastrutture sul territorio. Ora nel dibattito entra il deputato Edoardo Fanucci che chiede la creazione di una cabina di regia sul progetto.

"La valorizzazione del Parco di Pinocchio deve essere, per ogni attore istituzionale coinvolto, non un obiettivo, ma un dovere da perseguire con serietà, dedizione e impegno - spiega Fanucci - Pinocchio è patrimonio dell'umanità. Abbiamo un tesoro di inestimabile valore, adesso occorre lavorare per ottimizzarne effetti e ricadute".

"Il settore dei parchi di attrazione è in salute e sta vivendo una stagione di grande dinamismo. Lo dimostra la progettazione del grande parco di divertimenti in Spagna dedicato alla Ferrari che aprirà i battenti nel 2017".

"Porto questo esempio in ottica di investimenti e posti di lavoro non di concorrenza, anzi questo mi consente di sottolineare la positività di una logica di cultura e apprendimento (edutaiment) che nel nostro parco dovrà prevalere sul mero divertimento adrenalinico (le montagne russe per intendersi) - spiega il deputato - Il logo di Pinocchio e la nostra collocazione geografica rappresentano un valore aggiunto unico: la recente partnership con la Cina per la creazione di un parco dedicato a Pinocchio non è pertanto un limite o un problema, ma una ulteriore opportunità".

Quindi la proposta: "Sono a chiedere una cabina di regia capitanata e condotta da Enrico Rossi e Oreste Giurlani. Il coinvolgimento dei Comuni di Pescia e Capannori, delle Province di Pistoia e Lucca, della Regione Toscana è la base da cui ripartire". 

"L'accordo di programma del 2001 dovrà essere un punto di forza e di ripartenza, sono passati quindici anni, certo, saranno necessari fisiologici aggiustamenti e riflessioni sulle ragioni che hanno portato a non vederne concretizzati gli esiti, ma sono convinto che il governo, una volta individuate le opere strategiche, non sarà sordo alle nostre richieste. Ulteriore punto di forza è la presenza del ministero dei Beni Culturali nella Fondazione condotta dall'amico PierFrancesco Bernacchi".

"Abbiamo la possibilità di arrivare, attenzionare e coinvolgere Palazzo Chigi. Non ci possiamo permettere divisioni o tentennamenti. Il realizzarsi di un eccezionale motore di sviluppo per la nostra economia è oggi possibile - aggiunge Fanucci - ho molto apprezzato l'invito a collaborare che il sindaco Giurlani ha fatto ai due partner del progetto "grande parco", PierFrancesco Bernacchi e Federico Incerpi".

"Nel concreto: in prima battuta ritengo debba essere perseguita la rotta di un progetto integrato che veda il realizzarsi una formale partnership tra pubblico, la Fondazione, e il privato, la società Metamorfosi. Qualora non si verificassero le condizioni ritengo comunque possibile e auspicabile la strada di un'offerta integrata di attrazioni culturali, ludiche e di intrattenimento capaci, col passare del tempo, di fondersi sempre di più". 

"Da scongiurare assolutamente un'ipotesi di concorrenza e scontro tra le due realtà: il sogno si trasformerebbe in un incubo dai risvolti devastanti e imprevedibili".

"Al tempo stesso - aggiunge Fanucci - attraverso un' azione di coordinamento tra le proposte in campo, la cabina di regia composta dal sindaco Giurlani e dal governatore Rossi dovrà fungere da organo di indirizzo e controllo. Indirizzo perché il territorio, grazie a coordinate chiare, lineari e ineludibili, possa essere valorizzato al meglio. Controllo perché non vi siano errori, di nessun genere, su ogni passaggio che il progetto dovrà affrontare. In ultimo una riflessione sulle infrastrutture: sono una priorità, le fondamenta di qualsiasi ipotesi di investimento in campo, ma non siano la scusa per non fare nulla".

"Il realizzarsi di un'opera viaria capace di liberare Collodi dal traffico pesante legato alle cartiere ha oggi, davanti ad una concreta possibilità di rilancio del parco, maggiori possibilità di essere realizzata", aggiunge Fanucci.

"Se insieme lavoreremo uniti, forse un domani, magari non troppo lontano, potremo anche arrivare a dire che grazie al Parco di Pinocchio i visitatori arriveranno a scoprire anche la Toscana e l'Italia. Guai a piangerci addosso, davanti a noi abbiamo una storia tutta da scrivere!"


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